Eccoci di nuovo ad affrontare una tematica a tutti cara, il nostro “welfare”.
Lo scenario già evidenziato è quello di un paese ove gli anziani con più di 65 anni sono tredici milioni – più di un quinto della popolazione – ed in cui le esigenze degli stessi, in termini di pensione e sanità assorbono parte preponderante della spesa sociale, stando al centro del dibattito politico attuale.
Nel contesto “Italia” quello che si dovrebbe affrontare è il tema del “welfare per la sicurezza e la cura“, quello che si attuare è un welfare rivolto a quei cittadini che hanno dato già il loro contributo alla collettività nel periodo di attività lavorativa, considerando il loro welfare giusto, ovvero un ritorno di quanto pagato alle casse statali con contributi e tasse nel periodo di attività.
Il problema delle risorse però non può e non deve essere più ignorato.
Infatti ogni anno pensioni, sanità, servizi per gli anziani, che dovrebbero essere finanziati dal gettito statale, stanno diminuendo (a volte fino a quasi ad annullarsi) perchè lo Stato o ha già speso tutto, o non ha liquidità a disposizione perchè non ci sono riserve, risparmi.
Lo Stato, da anni oramai, spende più di quello che incassa, e la motivazione è che ci sono troppi pensionati e troppo pochi giovani, e ancora meno giovani con un’occupazione.
In questo scenario, in cui l’Italia è messa bene per quel che riguarda tassi di crescita, livelli di occupazione, ma ove non esistono politiche pubbliche mirate ed efficaci di un welfare che garantisca e consenta una conciliazione famiglia-lavoro, ammortizzatori sociali intelligenti, un welfare di inclusione attiva rivolta alle fasce più deboli ovvero anziani ma anche minori che vivono in famiglie disagiate, con genitori disoccupati o purtroppo, per gioco delle parti, inattivi….è proprio qui che si dovrebbe investire, sui giovani, sugli adulti, su delle politiche di occupazione, di formazione, di istruzione, e di contrasto alla povertà.
Senza tutto questo non si può pensare di attendere ed avere una protezione sostenibile per chi non lavora più….ma anche per tutti gli altri.
L’unica cosa che ci si può aspettare è l’aumento, ancora, della spesa a carico del contribuente per esempio per le tutele primarie e fondamentali quali la tutela della salute, della famiglia e del patrimonio.
Per tutto quanto sopra esposto bisognerebbe iniziare, ma molti lo hanno già iniziato a fare, ancora però in troppo pochi, a soluzioni di tutela privata.
Queste sono molteplici, ne esistono anche con costi ridotti e che anche una famiglia può sostenere avendo una sicurezza in momenti di bisogno.
Polizze per le tasche di tutti quindi se prese singolarmente, ma attenzione se sottoscritte contemporaneamente, in questo caso a volte si rischierebbe di minare l’equilibrio del bilancio familiare e da qui la quotidiana abitudine degli intermediari assicurativi ad offrire soluzioni per rateizzare i pagamenti, un servizio per non pensare più alle scadenze ma anche per dilazionare durante l’anno, ed in piccole rate, le spese di tutela.
Una soluzione per non sobbarcarsi in costi eccessivi potrebbe anche essere quella di abbinare una temporanea caso morte e una polizza infortuni riuscendo così a coprire gran parte dei rischi.
La temporanea caso morte è una polizza assicurativa che consente al beneficiario di avere una somma di denaro in caso di decesso dell’assicurato, un capitale che garantisce continuità al tenore di vita della famiglia. Sono polizze che meriterebbero più diffusione tra le famiglie proprio per assicurare un futuro più sereno ai propri cari, un esempio anche con meno di 20 euro al mese si può garantire alla famiglia un capitale di 100mila euro in caso di decesso.
La polizza contro gli infortuni, che possono cogliere al”improvviso ed impreparati portando squilibri nella vita quotidiana e creando spese impreviste a cui far fronte, mette al riparo da queste eventualità. Questa tipologia di polizza può essere costruita “su misura” magari affidandosi all’aiuto di un consulente e focalizzandosi sugli infortuni più importanti, magari prevedendo la garanzia assicurativa per tutto il nucleo familiare 24 ore al giorno, ovunque ci si trovi, al lavoro e nel tempo libero. Le garanzie di solito previste vanno dal decesso all’invalidità, dalla diaria ospedaliera al rimborso delle spese mediche.
La scelta della tipologia di tutela molto dipende dalla tipo di nucleo familiare, dalle esigenze di ciascuno, dalla tipologia di lavoro svolto, dal reddito medio ai fini della sostenibilità del premio e del tenore di vita della famiglia.
Parlando di patrimonio e protezione della casa … di base i contratti coprono i danni causati a terzi o alla propria abitazione da eventi quali incendio, fenomeno elettrico, eventi naturali, spargimento d’acqua e ricerca del guasto. Essendo anche queste polizze modulabili è possibile scegliere anche le garanzie che si desiderano e tra queste anche quella furto del contenuto, scippo, rapina, o ancora la responsabilità civile per la famiglia che permette all’assicurato di tutelarsi in caso di danno provocato a terzi anche se lo stesso è stato compiuto da un familiare o dal proprio animale domestico.
Esempi lampanti il figlio minore che giocando a pallone rompe la finestra del vicino, o in un negozio tocca un oggetto rompendolo, il proprio cane che causa un incidente stradale correndo in mezzo la strada.
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