ISTAT

Lo scenario è chiaro, usi e costumi al giorno d’oggi portano l’Italia a fare un qualche passo avanti sul piano sociale e culturale ma restiamo al palo per assenza di lavoro e reddito.

Diventiamo sempre più vecchi grazie ad una vita trascorsa in modo più sano. Migliorano i nostri stili di vita nei confronti di alcool e sport, ma facciamo sempre meno figli e per questo rischiamo di diventare un paese per vecchi ove la spesa sanitaria è relativamente più bassa di quella affrontata in altri paesi europei, vedi i nostri vicini Francia e Germania ove la spesa per la pubblica amministrazione è inferiore alla media europea.

Facciamo i raggi X ad alcune tematiche… anche se sintetizzando possiamo già affermare che l’età media – come risaputo – è in aumento ed i ragazzi giovani restano fuori dal mondo dell’occupazione ed i poveri non diminuiscono.

Gli stili di vita aiutano la sanità anche se questa è che non aiuta più noi come prima, i reati sembrerebbero essere diminuiti anche se dalle nostre parti invece sembrerebbe il contrario con l’aumento di furti, reati di omicidio, aggressione, atti di vandalismo sul patrimonio pubblico e privato… ma vediamo un po’ alcuni dati generali:

  • SALUTE

In calo obesi e fumatori…nel 2014 si riducono i consumatori di alcol a rischio (15,5%), i fumatori (19,5%) e le persone obese (10,2%). Nel 2013 la spesa sanitaria pubblica si attesta intorno ai 2400 dollari spesi pro capite (in Francia e Germania oltre 3.000 dollari). La mortalità per tumori e malattie del sistema circolatorio è inferiore alla media europea.

  • DEMOGRAFIA

A gennaio 2015 si contavano 157,7 anziani ogni 100 giovani e 55,1 persone in età non lavorativa. La media dei figli per donna nel 2014 si attesta al 1,37 e ne occorrerebbero 2,1 per garantire il ricambio generazionale. Residenti in Italia provenienti da altri paesi l’8,2% del totale dei residenti.

  • GIOVANI IN CRISI

Il 25% non studia e non lavora

  • POVERTA’

Indigente una famiglia su 10…e questa incidenza risulta stabile tra 2013 e 2014 ma il problema coinvolge circa un decimo delle famiglie residenti.

  • DISOCCUPAZIONE

Nel 2015 sono risultate occupate oltre 6 persone su 10 nella fascia di età tra i 20 e i 64 anni con forte squilibrio a sfavore delle donne (occupati il 70,6% degli uomini contro il 50,6% delle donne). Il tasso di disoccupazione diminuisce ma il 58,1% dei senza impiego cerca lavoro da più di un anno mentre sale l’incidenza del lavoro a termine al 14%.

  • CRIMINALITA’

Omicidi e rapine in calo rispettivamente 0,78 e 64,5 per ogni 100mila abitanti Anche i furti denunciati in calo 420,9 per 100mila abitanti.

Tutto quando appena esposto ovviamente ci porta a pensare alla necessità di avere un “welfare personale per la sicurezza e la cura” e dove lo Stato non ci arriva sarebbe giusto pensarci noi, ove possibile, in prima persona, attraverso la stipula di prodotti assicurativi per la tutela propria e di quella della propria famiglia.

Esistono soluzioni diverse per finalità diverse…come garantirsi un capitale in caso di necessità, per la tutela della casa come proprietà, per la tutela della famiglia fuori e dentro le mura di casa o ancora polizze pensate ad hoc per i figli.

Le spese di molte di queste soluzioni previdenziali sono anche a portata di crisi proprio per essere alla portata delle tasche di molti in un momento di crisi come questo che stiamo vivendo.

Siamo a disposizione per consulenza, informazioni e/o qualsiasi Vs. esigenza assicurativa